Nel 1850 nasceva
a Torino una nuova Rivista dal titolo "Rivista
Amministrativa del Regno", ossia raccolta degli atti
delle Amministrazioni centrali e provinciali, dei comuni e degli
enti e istituzioni pubbliche. Il fondatore, Comm. Vincenzo Aliberti,
segretario al Ministero dell'Interno, la presentava ai lettori con
queste parole: "...ci proponiamo intraprendere la pubblicazione
di una Rivista Amministrativa, nella quale siano riferiti e discussi
tutti quegli atti dei poteri dello Stato, che in alcuna guisa riflettono
l'amministrazione largamente intesa... Per essa saranno inoltre
raccolte in ordinata serie le decisioni del contenzioso amministrativo,
importantissime a fissare i principi e determinare le norme di applicazione
delle leggi a questo ramo del diritto, che è stato sinora
presso di noi grandemente negletto".
La Rivista, prima ed a quei tempi unica nel suo genere, ebbe subito una calorosa accoglienza, poiché rispondeva ad un vivo ed urgente bisogno dei tempi. La Rivista Amministrativa propose al suo pubblico scottanti problemi, sia dal punto di vista teorico che da quello pratico, nelle disquisizioni dottrinali e nelle massime giurisprudenziali. Fu svolta attraverso il fluire degli anni, una serie armoniosa di questioni di primaria importanza per la vita amministrativa italiana, quali, ad esempio, la riforma del contenzioso amministrativo, la creazione delle Regioni, la riforma delle Amministrazioni provinciali e comunali, l'organizzazione delle imposte, il conflitto tra la Chiesa e lo Stato, l'espropriazione per pubblica utilità, la pubblica istruzione, e via via ogni e qualsivoglia istituto amministrativo del Regno del Piemonte prima, del Regno d'Italia poi.
Nata ancor prima della nuova
Italia, la Rivista Amministrativa costituisce un documento storico
e giuridico di eccezionale interesse e di palpitante attualità.
I compilatori della Rivista rimasero anonimi fino all'anno 1928.
E' solo nella raccolta di quell'anno, infatti, che furono noti i
nomi dei "Collaboratori e Corrispondenti della Rivista Amministrativa",
tra i quali sono i più illustri studiosi di diritto amministrativo,
ordinari degli atenei di tutta Italia, Consiglieri di Stato e della
Corte dei Conti.
Uscita l'Italia dall'ultimo
conflitto, la Rivista Amministrativa, che in quasi cento anni aveva
visto il Regno d'Italia nascere e morire, così scriveva nel
primo fascicolo del 1946: "La nostra Rivista, che partecipa con
la più profonda solidarietà al sentimento di leale
devozione di tutto il popolo italiano per le nostre nuove istituzioni,
ne saluta l'avvento mutando il suo vecchio titolo in quello di "Rivista
Amministrativa della Repubblica Italiana".
Fondata da Vincenzo Aliberti,
continuata da Leopoldo Piccardi e Anton Luigi Paoletti, successivamente da Nicolò Paoletti, Gennaro Ferrari, Giuseppe
Guarino, Filippo Lubrano e Mario Sanino è oggi ancora diretta da Nicolò Paoletti e Mario Sanino e da Rita Arrigoni.
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